General

Radio in Auto: Rischio per Informazione Locale e Pluralismo

today2025-06-05 44 21 5

Sfondo
share close

La radio in auto a rischio: un colpo al pluralismo e all’informazione locale nel cuore della democrazia

Il sibilo del motore, il fruscio dell’aria, e in sottofondo, immancabile, la voce della radio. Per decenni, l’autoradio è stata una compagna fedele di ogni viaggio, un ponte tra l’abitacolo e il mondo. Ma questa connessione, apparentemente scontata, è oggi a rischio. La tendenza da parte di alcuni costruttori automobilistici di eliminare le tradizionali radio FM/DAB dalle nuove vetture, in favore di sistemi di infotainment basati unicamente su connettività internet, rappresenta una minaccia grave e sottovalutata al pluralismo informativo e, in particolare, all’informazione locale.

La Radio: Un Pilastro della Comunità e dell’Informazione Locale

La radio non è solo musica o intrattenimento. È un mezzo capillare, democratico e accessibile, capace di raggiungere ogni angolo del territorio. È la voce delle comunità locali, che informa sui piccoli e grandi eventi, sulle emergenze di quartiere, sulle iniziative culturali e sociali. In un’epoca di crescente frammentazione mediatica, le emittenti locali rappresentano un presidio irrinunciabile per la coesione sociale e per un’informazione radicata nel territorio, spesso l’unica fonte di notizie per molti cittadini che non hanno accesso costante a internet o che preferiscono un ascolto passivo e immediato. Eliminare l’autoradio significa tagliare questo cordone ombelicale, relegando l’informazione locale a un “nicchia” digitale che non tutti possono o vogliono raggiungere.

Quando l’Informazione Locale Salva Vite: L’Esempio di Spagna e Francia

L’importanza della radio, specialmente in situazioni di emergenza, è stata drammaticamente dimostrata da recenti eventi in Europa. Durante i massicci blackout elettrici che hanno colpito vaste aree della Spagna e della Francia negli scorsi anni, quando le reti telefoniche e internet sono collassate, la radio ha continuato a funzionare, diventando l’unico canale di comunicazione e informazione disponibile per la popolazione. Le emittenti locali hanno fornito aggiornamenti cruciali, indicazioni sulle zone sicure, numeri di emergenza e notizie sulla riattivazione dei servizi. Questo esempio lampante sottolinea come la radio sia non solo un mezzo di informazione, ma un essenziale strumento di protezione civile e resilienza nazionale. Il suo ridimensionamento nelle auto, il luogo dove spesso si viene colti da un’emergenza in viaggio, è una scelta che mette a rischio la sicurezza dei cittadini.

L’Allarme dell’AGCOM e l’Appello alla Politica

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha già sollevato con forza questo problema, definendolo un rischio grave e sottovalutato. Il commissario AGCOM, Massimiliano Capitanio, ha evidenziato come la radio sia un “presidio pubblico fondamentale” per garantire il pluralismo dell’informazione e la democrazia. L’allarme lanciato al Governo italiano è un segnale inequivocabile: la politica non può rimanere inerte di fronte a una minaccia che va oltre la mera questione tecnologica, toccando la fibra stessa del diritto all’informazione e alla sicurezza.

Siamo in un momento cruciale: l’Italia sta investendo ingenti risorse nel piano di sviluppo delle reti DAB locali in tutta la penisola, un’infrastruttura moderna e all’avanguardia che promette una qualità audio superiore e nuove funzionalità per la radio digitale. Sarebbe paradossale e profondamente miope investire milioni di euro in una rete di trasmissione avanzata, per poi trovarsi con un parco auto circolante sempre meno in grado di riceverla.

È tempo che la politica italiana ed europea prenda una posizione chiara. È necessario introdurre normative che garantiscano la presenza e la facile accessibilità della ricezione radiofonica, sia FM che DAB, nelle automobili di nuova produzione. Questo potrebbe tradursi in un semplice pulsante fisico “Radio” sul cruscotto o nell’obbligo di integrazione di sintonizzatori compatibili. La radio non è un optional superato; è un diritto, un servizio pubblico essenziale e un baluardo di democrazia e sicurezza. Non permettiamo che le logiche commerciali cancellino un pezzo fondamentale della nostra libertà di informazione.

Fonti:

  • La radio in auto è a rischio scomparsa: l’appello a conservare un patrimonio da Autoblog: https://www.autoblog.it/post/radio-auto-rischio-scomparsa
  • Massimiliano Capitanio a RTL 102.5: “Alcune aziende stanno già producendo auto senza autoradio, rischio sottovalutato” da RTL 102.5: https://www.rtl.it/notizie/articoli/massimiliano-capitanio-a-rtl-1025-alcune-aziende-stanno-gia-producendo-auto-senza-autoradio-rischio-sottovalutato/
  • Blackout in Spagna, Portogallo e Francia. Sanchez: “Ripristinato oltre 50% forniture” da Sky TG24: https://tg24.sky.it/mondo/2025/04/28/blackout-spagna-portogallo-francia-diretta Questo articolo descrive l’estensione del blackout e le difficoltà nelle comunicazioni.
  • Che cosa ha causato davvero il blackout nel sud Europa? da Gente: https://www.gente.it/attualita/cronaca/a64613781/blackout-che-cosa-e-successo-spagna-portogallo-francia-causes-radio-transistor/Questo articolo sottolinea esplicitamente come la gente abbia acceso la radio a transistor e capito l’importanza della radio come mezzo fondamentale in caso di emergenza.
  • Black-out in Spagna: la radio, punto di riferimento da FM-World: https://www.fm-world.it/news/black-out-in-spagna-la-radio-punto-di-riferimento/ Questo articolo evidenzia come, con internet e televisione fuori uso, i cittadini spagnoli si siano affidati ai transistor a batterie per ricevere aggiornamenti e rassicurazioni.
  • Blackout Spagna e Portogallo: la radio resta vitale da Radiospeaker.it: https://www.radiospeaker.it/blog/blackout-spagna-importanza-radio/ Questo articolo conferma che la radio ha continuato a trasmettere durante il blackout, confermandosi un punto fermo dell’informazione nelle crisi.
  • La radio: un faro di informazione durante il blackout in Spagna da Unica Radio: https://www.unicaradio.it/blog/2025/05/04/la-radio-un-faro-di-informazione-durante-il-blackout-in-spagna/ Questo articolo riporta dati su quanti milioni di persone hanno ascoltato la radio durante il blackout e come sia stata percepita come la fonte più affidabile.
  • La radio: un mezzo in continua evoluzione da L’Eco della Stampa: https://www.ecostampa.it/blog/la-radio-un-mezzo-in-continua-evoluzione/ Questo articolo sottolinea come le emittenti locali siano una fonte fondamentale per “notizie di quartiere, eventi e cultura” e come la radio sia un mezzo immediato per aggiornamenti in tempo reale, specialmente in situazioni di emergenza.
  • La Storia delle Radio Locali in Italia: Perché Sono Ancora Importanti da Radio Star 2000: https://radiostar2000.com/la-storia-delle-radio-locali/ Questo articolo evidenzia il ruolo cruciale delle emittenti locali nel connettere le comunità, offrendo informazioni e un senso di appartenenza, promuovendo eventi culturali, sagre e manifestazioni locali.
  • Radio e tv locali: l’importanza dell’informazione sul territorio ai tempi del coronavirus da Aeranti Corallo: https://www.aeranticorallo.it/radio-e-tv-locali-limportanza-dellinformazione-sul-territorio-ai-tempi-del-coronavirus/ Questo articolo, pur focalizzandosi sul periodo del Coronavirus, descrive in generale come le emittenti locali siano attivate subito per dare risposta all’esigenza di informazione e conoscenza dei cittadini sul territorio, fornendo notizie aggiornate e raccontando situazioni ed eventi locali, spesso con un’informazione di servizio vicina al bisogno della gente.
  • Radio comunitaria da Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Radio_comunitaria La voce di Wikipedia sulle radio comunitarie ne descrive il ruolo di trasmettere “informazioni importanti e rilevanti per il territorio di interesse, un pubblico specifico” e il loro essere spesso dirette e gestite dagli stessi membri della comunità.

Scritto da: Danny Thor

Rate it

Commenti post (0)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati con *